FEDERAZIONE CAMPANARI AMBROSIANI

LA REQUISIZIONE BELLICA

Le campane, strumenti di pace, non furono mai indenne ai disastri delle guerre.
Il Regio Decreto n° 505 del 23 aprile 1942 impose il sequestro delle campane degli edifici di culto per ricavarne bronzo a fini bellici, dal 17 luglio con avviso presso la Curia del Sottosegretario di Stato per le fabbricazioni di guerra si diede l’inizio effettivo ai sequestri gestiti dall’Endirot, l’Ente Distribuzioni Rottami, che incaricò le diverse fonderie di campane di provvedere in prima persona al sequestro.
La requisizione doveva comprendere la metà dei bronzi presenti sui campanili, esclusi i santuari e le cattedrali, assicurando cosÌ un servizio religioso minimo ai campanili rimasti monchi.
La Curia raccomandò i parroci di rilevare nota, misure, scritte e fregi affinchè si potesse provvedere un domani alle rifusioni.
Agli orrori sui fronti di guerra si affiancarono nei paesi i concerti campanari mutilati, monito per i civili dei luttuosi eventi.

Finita la guerra, presso il Ministero dei Trasporti venne istituito l’Ufficio Ripristino Campane che in collaborazione con la Pontificia Commissione centrale per l’Arte Sacra provvide prima alla restituzione delle campane rimaste integre che si trovavano in giacenza nei depositi di raccolta per un peso totale di 2022040 Kg, e poi alle diverse e numerose rifusioni assegnando i lavori alle varie fonderie di campane attive. In totale su tutto il territorio italiano si rifusero 13605 campane per un peso complessivo di 4787000 kg. di bronzo, nella sola diocesi milanese 693 campane per un peso totale di 466112 kg.
Le parrocchie che provvidero autonomamente a rimpiazzare le campane mancanti ottennero un rimborso in denaro.
E’ importante segnalare che numerose parrocchie approfittarono delle restituzioni per rifondere interamente i concerti o per aumentarli di mole e numero o semplicemente per il desiderio di migliorarne la qualità musicale. Qualità musicale che per verità non sempre fu soddisfatta comportando la perdita del valore storico delle campane precedenti.
Il ritorno delle campane nelle città e nei paesi furono occasioni di grande festa per le comunità che finalmente ritrovavano la loro voce d’eco celeste annunciatrice di pace, di fratellanza e di Fede.